Chi è il volontario di protezione Civile?

Senza addentrarci troppo nella normativa Italiana della Protezione Civile, evitando di trasformare queste poche righe in un noioso trattato, vorrei porre alla vostra attenzione la figura del Volontario di Protezione Civile.

Il Volontario, anello terminale della lunga catena che costituisce il Sistema Nazionale di Protezione Civile, lo dice la parola stessa, è una persona che volontariamente e senza alcun compenso, mette a disposizione la sua opera, le sue conoscenze, le sue capacità, per aiutare gli altri in occasione di eventi calamitosi o manifestazioni a rilevante impatto locale, per i quali le Autorità di Protezione Civile hanno dichiarato uno stato di emergenza e richiesto l’attivazione dei Volontari. Fa parte di un ente strutturato, solitamente Associazione di Volontariato o Gruppo Comunale,  riconosciuto.

Da queste poche righe abbiamo appreso alcuni concetti fondamentali:

  • il Volontario non è stipendiato la sua opera è totalmente gratuita. Tutti i costi sono a carico delle organizzazioni di appartenenza che ricevono i rimborsi per le spese sostenute durante le emergenze;
  • il Volontario di Protezione Civile opera solamente a richiesta delle Pubbliche Amministrazioni, in caso di calamità od eventi a rilevante – impatto locale. La normativa di riferimento precisa alle Pubbliche Amministrazioni quali sono le attività in cui i Volontari possono essere impiegati e quali sono gli adempimenti da rispettare per poterli attivare. Il Volontario di Protezione Civile che opera in questi contesti è riconosciuto come un “incaricato di pubblico servizio”;
  • il volontario per operare deve essere preparato. Deve essere messo in condizione di operare con conoscenze e capacità tali da renderlo in grado di capire se l’attività che andrà ad affrontare potrà essere eseguita senza recare ulteriori danni e senza divenire lui stesso un problema da risolvere. Il Volontario non è e non si vuole sostituire ai professionisti dell’emergenza ma deve porre in essere tutti quei comportamenti che gli consentano di eseguire le attività demandategli in modo professionale. L’unico percorso possibile è l’attività addestrativa, di base e specialistica, che ogni volontario, a seconda dei settori di attività nei quali ritiene di voler, o poter, operare deve intraprendere con serietà e perseveranza. Un volontario non preparato è un rischio per se stesso e per gli altri volontari che operano con lui.

Per cui se dopo aver letto questo appunto, nonostante siano chiari i costi in ore libere impegnate e lunghi periodi di preparazione, apparentemente senza scopo, vi è rimasta la volontà di condividere le vostre professionalità e mettervi al servizio degli altri per poter essere un aiuto professionale negli eventuali ed imprevedibili momenti di crisi, vi attendiamo presso la nostra sede per fare di voi un Volontario conscio dei suoi limiti e delle sue capacità.
Se queste poche righe vi hanno definitivamente orientato a non intraprendere questa attività solo una cosa mi rimane di dire, quando vedete operare un Volontario di Protezione Civile, per cortesia, evitate di insultarlo o dileggiarlo perché sta impiegando il suo tempo libero e le sue capacità per aiutare gli altri che, a volte, potremmo essere tutti.

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